Una rassegna delle più grandi avventure uditive del globo, dalle superdiscoteche a un pellegrinaggio a casa Presley
New Orleans: la culla del jazz. Qui non è possibile girare un angolo senza incontrare una band eccezionale, che sia per la strada o in un club. Frenchmen Street è una certezza: vai allo Snug Harbor se ami il jazz moderno o al Three Muses per un ottimo mix di cibo e gypsy jazz. Prendi un taxi fuori città fino al diroccato Maple Leaf Bar se ti trovi in città di martedì sera: qui giovani e anziani si ritrovano per ascoltare musica funky ad alto volume ad opera della favolosa Rebirth Brass Band, presenza fissa al Maple Leaf dal 1990. Da non perdere uno dei concerti serali nella settecentesca Preservation Hall del quartiere francese, a due passi dal New Orleans Jazz National Historical Park e la rinomata Maison Bourbon (nella foto in alto). Soggiorna all’Hotel Monteleone, che ha un bar circolare girevole e offre musica dal vivo giovedì, venerdì e sabato. Infine, se hai la fortuna di essere in città durante l’ultimo fine settimana di aprile o il primo fine settimana di maggio, il New Orleans Jazz & Heritage Festival è un must dal 1970. Così tanta musica, e così poco tempo.
Se per te il clubbing è una cosa seria, il posto giusto è il Berghain. Ospitato in una cavernosa centrale elettrica, abbandonata al confine tra Kreuzberg e Friedrichshain (capito?), ha una sala principale alta 18 metri, un bar con vista panoramica su Berlino Est e la presenza costante dei migliori DJ dance e techno del mondo. L’accesso è notoriamente molto severo e non ci sono regole ferree per garantire l’ingresso, ma un abbigliamento casual (il nero non guasta) e qualche parola di tedesco sono un buon punto di partenza. Se vieni rimbalzato, le migliori alternative sono Tresor (nella foto) o Watergate. Ovunque tu trascorra la notte, recupera le energie nel vicino nhow Music Hotel, che ospita studi musicali, una cabina di registrazione e favolosi impianti stereo in ogni camera. Hai bisogno di riprenderti con più calma? Fai un giro per l’affascinante collezione di strumenti orchestrali storici del Kulturforum, nel Tiergarten.
Tutti conoscono Graceland, ma andarci è un’esperienza toccante. È relativamente piccola secondo i canoni delle superstar moderne, e la tomba di “The King” si trova in un umile giardino. Ma la parete a cascata della Jungle Room, il soggiorno con tre TV e la sala biliardo con pareti plissé sono eccentrici ed esagerati proprio come te li aspettavi. Soggiorna all’Heartbreak Hotel dall’altro lato dell’autostrada: in camera potrai vedere tutto il giorno i film di Elvis e al bancone del bar, assai pacchiano, troverai sosia spassosi. Finché sei in città non perderti assolutamente i favolosi Sun Studios e lo Stax Museum of American Soul Music, pieno zeppo di memorabilia. Se per caso hai un giorno in più, guida per 90 minuti in direzione sud-ovest fino a Clarksdale, Mississippi, dove si trova l’affascinante Delta Blues Museum, la bizzarra Cat Head Records e l’incrocio in cui il pioniere del blues Robert Johnson avrebbe venduto l’anima al diavolo.
Il già eccezionale museo Beatles Story ha aperto una nuova sede al Pier Head di Liverpool nel 2009, e continua a regalare gioie. Un’ottima mostra spiega come i gruppi beat degli anni ’60 conquistarono l’America. E la storia dei Beatles viene raccontata attraverso musica, animazione ed effetti quadridimensionali. Poi sali sull’altrettanto psichedelico autobus Magical Mystery Tour e fai un giro della città natale dei Fab Four, in compagnia di una guida che ricorda i ragazzi prima che diventassero famosi. Concludi il tour in bellezza con un concerto nello storico Cavern Club, ottimamente ristrutturato, e cena al Blakes (dedicato all’artista Peter Blake, autore della copertina di Sergeant Pepper). Fai una bella dormita nell’attiguo Hard Day’s Night Hotel, poi alzati presto il giorno successivo per un tour National Trust delle case d’infanzia di John Lennon e Paul McCartney, dove potrai persino suonare Let It Be al pianoforte su cui McCartney l’ha composta.
Cinque giorni a cantare con le regine della musica folk inglese, nominate al Mercury Music Prize? The Unthanks, vincitrici del Radio 2 Folk Awards, sono uno dei tanti gruppi prestigiosi che tengono i corsi per il brillante team Singing Holidays, quest’anno nella splendida cornice dell’Abruzzo (nella foto in alto), la regione più verde d’Europa. Nessuna preparazione musicale? Niente paura. Ti aspettano sessioni di canto mattutine, deliziosa cucina italiana e alloggi nelle splendide case dei villaggi. Sono disponibili in loco anche corsi classici con la Vienna Chamber Orchestra e cantanti professionisti, ognuno dei quali si conclude con un concerto straordinario.
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