Viaggi avventura: cose che avrei dovuto sapere

Jillian Anthony

Redattrice

Quando ci si mette in viaggio, una cosa è certa: a volte non tutto va come era stato pianificato. Puoi dimenticare il passaporto, salire sul treno sbagliato, dire “sei incinta” a una ragazza spagnola invece di “sei imbarazzata” (sono espressioni molto simili!). La buona notizia è che qualche volta anche gli avventurieri più esperti sbagliano. Imparare due cosette da alcuni degli wanderer più famosi al mondo ti eviterà di commettere sciocchezze quando sei in viaggio.

Tom Avery

Tom Avery world record explorer

Esploratore di record mondiale e scalatore, membro dell’equipaggio che raggiunse nel minor tempo mai registrato prima il Polo Nord, e l’inglese più giovane (25 anni) ad arrivare al Polo Sud su un paio di sci.

Un piccolo consiglio: Accertati sempre di avere con te tutti i bagagli in ogni tappa del viaggio.

La storia: “Dopo due anni e mezzo di preparativi, nel 2002 ero finalmente pronto a battere il record del mondo con la mia spedizione al Polo Sud. Il mio gruppo si era dato appuntamento a Londra dove avevamo tutto l’occorrente per la spedizione, inclusi alcuni grossi bauli. Un taxi doppio venne a prenderci (noi e i nostri bagagli), per portarci all’aeroporto. Dopo un lungo volo atterrammo in Cile.

Ma arrivati al ritiro bagagli ci accorgemmo subito che qualcosa di importante mancava: era la sacca degli sci che ci servivano per percorrere i più di 1.000 chilometri che separavano noi dal Polo Sud. Convinti come eravamo di aver preparato tutto fino all’ultimo dettaglio, avevamo dimenticato gli sci nel nostro appartamento a Londra! Purtroppo, come capirete, per la riuscita del viaggio non era proprio un dettaglio irrilevante, e fummo costretti a cercare sci di seconda mano in Cile per rimpiazzare i nostri. Fu un completo disastro. Alla fine trovammo degli sci di colore giallo fluorescente degli anni ’80 e fummo in grado di sistemarli, ma ci mancò poco perché la spedizione andasse a monte.

Facemmo spedire comunque gli sci dall’Inghilterra al Sud America nella speranza che arrivassero in tempo. Purtroppo c’era solo un volo che dal Cile andava in Antartide e dovevamo prenderlo per forza, con o senza i nostri sci. Sfortunatamente, il nostro volo partì prima dell’arrivo del pacco e noi e i nostri sci non ci incontrammo mai più. Ma siamo arrivati comunque in Antartide e abbiamo battuto il record… con i nostri sci anni ’80!

Come evitare di commettere lo stesso errore: Se stai viaggiando con molti bagagli, contali prima di partire e ricontali ogni volta che sali e scendi da un taxi, in hotel e all’aeroporto. È incredibile come sia facile dimenticarne uno da qualche parte. Non cadere vittima dello stesso errore o finirai col doverti arrangiare con alternative vintage!

Annette White

Annette White adventure travel

Scrittrice di viaggio e avventuriera. Segui le sue avventure su Instagram

Un piccolo consiglio: Prima di partire per un viaggio all’estero, assicurati di poter comunicare con il tuo paese.

La storia: “In Irlanda ho attivato il roaming per dieci minuti per usare il GPS… mi è costato la bellezza di 66 dollari! Poi in Ecuador, una chiamata alla compagnia aerea per un volo cancellato senza una tariffa internazionale mi è costata 180 dollari! Se solo avessi avuto l’accortezza di chiamare da Skype o con qualsiasi altro programma che si basi su rete Wi-Fi, la stessa chiamata mi sarebbe costata circa 3 dollari o addirittura nulla, con un Wi-Fi free. Lezione imparata.”

Come evitare di commettere lo stesso errore: Connettiti sempre con il Wi-Fi del tuo smartphone, è la soluzione migliore. Ci sono un sacco di possibilità: parlare su Skype, usare la videochat di Facebook o scrivere su WhatsApp.

Un’altra possibilità è quella di fare una chiamata internazionale o attivare un piano tariffario con la tua compagnia telefonica. Ma fai attenzione: i piani tariffari in genere offrono una quantità limitata di dati, e guardare video su YouTube o ascoltare musica in streaming te ne fa consumare parecchi.

Anche acquistare una nuova SIM può essere una soluzione valida. Avere un numero locale ti dà la possibilità di chiamare a basso costo e di avere una velocità di trasmissione dati più alta. Solitamente le puoi trovare all’aeroporto di arrivo, oppure in un negozio di telefonia locale. Per poter usare una SIM estera, devi avere il telefono sbloccato oppure potresti acquistare un cellulare economico nel paese di destinazione. Contatta il tuo gestore telefonico per avere informazione sullo “sblocco” del telefono: alcuni lo fanno gratis.

Edurne Pasaban

Edurne Pasaban mountaineer Greenland peak

Alpinista professionista e avventuriera, relatrice e prima donna ad aver compiuto l’ascesa di tutti i quattordici ottomila del mondo. Segui le sue avventure su Instagram

Un piccolo consiglio: verifica la regolamentazione su visti e passaporti della nazione in cui stai programmando il viaggio. Alcuni stati richiedono un certo numero di pagine libere sul passaporto o un pre-visto da preparare prima della partenza.

La storia: “Ho sempre viaggiato in Asia senza nessun problema di visti, ma di recente sono stata in Kenya. Non ero pratica e non sapevo che la normativa sui viaggi lì è molto differente. Un giorno prima di prendere il volo ho scoperto che era richiesto un numero minimo di pagine vuote sul mio passaporto. Sono dovuta andare di corsa alla centrale di polizia per ottenerne uno nuovo prima di partire!”

Come evitare di commettere lo stesso errore: Chiedi gentilmente ai funzionari dell’ufficio immigrazione di utilizzare tutto lo spazio disponibile su una pagina prima di iniziarne una nuova.

Anna McNuff

Anna McNuff adventurer cyclist

Avventuriera e relatrice. Segui le sue avventure su Instagram

Un piccolo consiglio: Non sottovalutare mia il clima di un paese sconosciuto. Finché non hai viaggiato in posti come Cuba, Tailandia o America, non hai idea di quanto sia grande la potenza di Madre Natura!

La storia: “Nel settembre del 2013 mi trovavo nel pieno di un viaggio in bicicletta durante l’incredibile alluvione che quell’anno si abbatté sul Colorado. Fu il più grande alluvione degli ultimi 40 anni, e per cinque giorni ne lessi le notizie sui giornali abbastanza distrattamente perché io mi trovavo in una città lontana dalle piogge battenti. Al momento di partire, davo per scontato che la zona colpita si trovasse a chilometri di distanza, e che avrei trovato una modo per sfangarla. Pedalai 80 chilometri prima di imbattermi in ponti crollati e strade bloccate. Continuai a pedalare verso nord e quando il sole cominciava a scendere mi dovetti arrestare davanti ad una strada completamente crollata, portata via dal fiume che adesso scorreva al suo posto! Mi guardai indietro e vidi un’automobile che sfrecciava nella mia direzione… Pensavo che si fossero accorti della strada crollata e che si sarebbero fermati, invece l’auto mi superò senza frenare, uscì di strada e volò dritta nel fiume! Mi sono ritrovata ad estrarre due persone dai rottami e a chiamare i soccorsi. Le due persone sono sopravvissute, ma è stata la situazione più terribile che io abbia mai affrontato in tutta la mia vita.”

Come evitare di commettere lo stesso errore: Leggi con attenzione la stampa locale! Cerca di capire se la gente del posto si mette in viaggio o sta alla larga dal maltempo. Ascolta i consigli della gente: non fare l’eroe pensando che tanto troverai un modo per passare. Madre Natura non apprezza molto gli sforzi dei viaggiatori che dimostrano di volerla sfidare. L’ho imparato sulla mia pelle! Nel dubbio, vai sul sicuro. Piuttosto prenditi un po’ più di tempo per esplorare il posto in cui hai trovato rifugio. Ecco cos’è una vera avventura: l’imprevisto che fa parte del viaggio.

Sam Horine

Adventure travel Sam Horine photographer

Fotografo e insegnante. Segui le sue avventure su Instagram

Un piccolo consiglio: Quando viaggi, cerca di avere la massima apertura mentale. Non puoi nemmeno immaginare quali avventure o amicizie possono nascondersi dietro un incontro casuale.

La storia: “Un paio di anni fa, mi trovavo a Roma e mi capitò di ascoltare casualmente una tizia dall’altra parte del bar mentre parlava dell’università che aveva frequentato. Una chiacchiera tira l’altra e dopo qualche drink ci ritrovammo a parlare di alcuni amici in comune e fui invitato ad una festa che si sarebbe tenuta la settimana seguente. A quella festa conobbi poi molta gente. Uno di loro mi chiamò qualche tempo dopo in Italia per un lavoro, mentre altri restano tuttora miei ottimi amici.”

Non puoi sbagliare! Come avere il massimo da un’avventura: La morale è che non puoi mai sapere quando e quali opportunità ti si possono presentare; perciò buttati nelle situazioni che incontri, sia con dei connazionali che con persone di un’altra nazionalità, con la massima apertura mentale e la volontà di conoscere davvero gli abitanti del posto. Loro conoscono i luoghi e le situazioni che da semplice turista faranno di te un vero esploratore locale.

Afferrato? Esci dal seminato quando ti va, più sicuro dei tuoi mezzi per il tuo prossimo viaggio avventura.

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