6 viaggiatori condividono i ricordi del loro viaggio su strada

Stephanie Vermillion vive a New York, dove lavora come scrittrice di viaggio e gestisce il blog di viaggi su strada The Wanderlost Way. Realizzò un viaggio su strada di sei giorni per l’Islanda con il suo fidanzato.

“Dal momento in cui lasciammo l’aeroporto di Keflavik per intraprendere un viaggio su strada di sei giorni in Islanda, mi convinsi del fatto che saremmo atterrati su un altro pianeta. Grazie al viaggio su strada, un’esperienza imprescindibile in Islanda, io e il mio fidanzato abbiamo potuto esplorare angoli poco conosciuti di questo fantastico paese selvaggio. Siglufjörður è stata una delle destinazioni remote che mi hanno subito rubato il cuore. Con le sue altissime montagne alle spalle, questa caratteristica e remota città di pescatori dell’Islanda settentrionale si trova a 28 miglia dal Circolo polare artico. Dal momento che la visitammo a marzo, avevamo questo paese panoramico tutto per noi. Nonostante i numerosi paesaggi drammatici del nostro viaggio da Reykjavik a Akureyri, niente può superare i momenti di solitudine sulle montagne”.

Jewels Rhode è la fondatrice di travelJewels, un blog con lo scopo di aiutare i suoi lettori a vivere una vita piena e impegnata attraverso i viaggi. Realizzò un viaggio di due settimana per la Polonia con degli amici.

“Ho viaggiato due settimane per la Polonia in macchina con i miei amici, Jacek e Jessica, in un’avventura attraverso 1586 miglia con partenza da Varsavia e destinazione finale Cracovia. Decidemmo di viaggiare in auto in modo da non dover dipendere dagli orari dei trasporti. Fu liberatorio poter programmare la nostra avventura come volevamo. Jacek è polacco, per questo motivo assunse il ruolo del nostro navigatore di fiducia. A parte godere di alcune viste incredibili a Varsavia, Łódź, Toruń, Kołobrzeg e Cracovia, molti dei momenti più speciali li vivemmo durante i viaggi tra le varie destinazioni: con la musica a tutto volume, facendo un karaoke in macchina e ricevendo lezioni di storia da Jacek, mentre eravamo pieni di entusiasmo per la prossima parte del nostro viaggio”.

Emma Vince è una scrittrice di viaggio ed direttrice del American Express Travel. Realizzò un viaggio su strada di una settimana nelle Highlands scozzesi.

“Dopo aver guidato una settimana per i brillanti laghi e gli altopiani selvaggi, facemmo un’ultima sosta durante il nostro viaggio su strada in Scozia: il viadotto di Glenfinnan. Reso famoso dai film di Harry Potter , è possibile persino fare un giro su un bellissimo treno a vapore Jacobite rosso che circola due volte al giorno.Quella mattina, la scarsa visibilità sulle ventose strade di montagna ci fece accumulare ritardo.Mentre ci avvicinavamo a Glenfinnan, potevo ancora vedere le nubi bianche di vapore rilasciate nel cielo in lontananza. Il mio compagno iniziò ad accelerare quando esclamai “Segui quel treno!”.Nonostante i nostri sforzi degni di un film d’azione, arrivammo tardi e lo perdemmo.Mentre, abbattuti, scattavamo foto del viadotto vuoto sotto la pioggia fine, io scorsi due fari lampeggiare attraverso la foschia.Con un vivace colpo di clacson, un treno Scot Rail a due carrozze avanzava sempre più visibilmente.Non era l’Hogwarts Express ma conservo ancora la mia foto di un treno mentre attraversa il viadotto ed è un momento che non dimenticherò mai”.

Abigail King scrive sul pluripremiato blog di viaggi Inside the Travel Lab riguardo il lusso ponderato e il turismo sostenibile. Realizzò un viaggio di due settimane in famiglia per il Peloponneso.

“Eravamo a metà del nostro viaggio quando apparse. La sabbia solleticava i piedi delle onde mentre il cielo si mischiava ai toni rosa e violacei del tramonto. Lì, abbandonato sulla riva della spiaggia di Valtaki, vi era un grande relitto. Gli angoli appuntiti della nave, di un color ruggine, apparivano resistenti piuttosto che abbandonati. La gente del posto è cresciuta abituandosi al relitto della Dimitrios, ma per noi fu una di quelle scoperte impreviste che speravamo di poter fare quando abbiamo intrapreso il nostro viaggio. Il nostro viaggio iniziò ad Atene, seguendo per il Peloponneso, alla ricerca dell’autenticità tra Sparta e Olimpia con un bambino al seguito. E con la nostra serie di ruote, la trovammo.

Ellie Walker-Arnott è una Web Content Editor alla Time Out London ma redige anche le pagine “Escapes” di Time Out. Noleggiò una macchina con due dei suoi migliori amici per intraprendere un viaggio su strada per la California.

“Dopo aver noleggiato la macchina a San Francisco, il nostro viaggio ci portò attraverso le sagre del pesce per Santa Barbara, una notte brava a Los Angeles, un serata guardando le stelle nel Grand Canyon, escursioni sotto il sole nel Parco nazionale di Yosemite e una giornata incredibilmente afosa guidando nel cuore deserto della Valle della Morte (Death Valley). Ma il momento più memorabile fu poche ore dopo la partenza. Avevamo preso la Pacific Coast Highway e, mentre Monterey spariva nello specchietto retrovisore, il paesaggio si faceva selvaggio con solide scogliere e onde in movimento. Mentre il sole iniziava a tramontare, il panorama del Big Sur si tingeva della meravigliosa e travolgente luce dell’ora migliore. Dal momento che c’erano davvero poche altre macchine sulla strada, sembrava che lo spettacolo fosse riservato a noi. Ci fermammo presto preoccupati di raggiungere il campeggio prima che si facesse buio ma iniziammo a fermarci in ogni piazzola di sosta, scendendo dalla macchina per rimanere inermi e goderci il momento”.

La scrittrice di viaggio australiana, Ashlea Wheeler, scrive riguardo uno stile di vita avventuroso e sostenibile su A Globe Well-Travelled. Di recente, ha viaggiato su strada attraverso la East Coast australiana con i suoi amici.

“Durante un recente viaggio su strada, io e i miei amici abbiamo affittato una macchina da Brisbane e, una settimana dopo, siamo arrivati sull’isola di Fraser, conosciuta per il dingo selvatico e le piscine naturali segrete. Salimmo a bordo della nostra 4×4 per le strade sabbiose e irregolari lungo la fitta foresta, poi continuammo verso la parte orientale dell’isola per trovare l’infinito tratto di spiaggia usato come strada sabbiosa. Uno dei miei momenti preferiti del viaggio fu guidare sulla sabbia che i finestrini abbassati e l’aria salata dell’oceano sul viso. Ad un certo punto, dovemmo fermarci per far sì che un aeroplano panoramico del posto potesse usare la spiaggia come pista di atterraggio. Mi girai sul sedile per osservare sbalordita l’aeroplano toccare terra dolcemente dietro di noi. Le esperienze come questa non si possono vivere da nessun altra parte, l’isola di Fraser è un posto unico”.

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